Cos’è CloudFlare e come, quando e perchè utilizzare questa CDN

Cos'è CloudFlare e come, quando e perchè utilizzare questa CDN

Ho sempre visto l’immagine della nuvoletta arancione, e mi sono sempre ripromesso di dare un’occhiata… rimandando inesorabilmente a data da destinarsi. Ma finalmente, e per fortuna, è arrivata l’ora X 🙂

Cos’è CloudFlare

In breve, è la tua salvezza 🙂

CloudFlare è un caching reverse proxy, ovvero un server che si pone tra il server dove risiede il tuo blog e il visitatore, svolgendo anche funzioni di caching dei contenuti (salva temporaneamente in memoria i contenuti per poterli servire più velocemente).

Quindi CloudFlare funziona da ponte (e da firewall) tra il visitatore ed il blog:

Cos'è CloudFlare

In questo modo, quando arriva una richiesta, CloudFlare controlla se il visitatore è affidabile, e solamente in caso positivo, dopo aver prelevato i contenuti (immagini, CSS e JavaScript) in cache e dopo aver applicato varie ottimizzazioni sui contenuti, li restituisce al visitatore stesso che non si accorgerà di niente.

Cosa fa CloudFlare

Ecco un video che riassume tutto ciò:

Quindi:

  1. Protegge il tuo blog (o sito che sia) dalla visita di utenti indesiderati (e fidati che sono tanti).
  2. Abbassa di circa il 50% (ma anche di più) il tempo caricamento dell’intero blog, sfruttando sia cache, minificazione, caricamento asincrono JavaScript (tramite Rocket Loader), che una distribuzione dei contenuti attraverso la propria CDN (Content Delivery Network). E il tempo di caricamento di un blog è importante, vero?
  3. I contenuti continuano a risiedere sul tuo server!

Perchè usarla

Ti do 3+1 buoni motivi: CDN, Sicurezza e Alleggerimento del tuo server.

CDN

mappa cloudflare

CloudFlare offre una tecnologia simile alle CDN, ha 23+ server sparsi per il mondo nei quali salva in cache i contenuti. Questi sono distribuiti dal server più vicino alla richiesta dell’utente. In questo modo i tempi necessari alla comunicazione, possono diminuire (vedi paragrafo Quando non usare CloudFlare).

Sicurezza

Grazie al fatto che CloudFlare si pone tra il blog ed il visitatore, ha la grande potenzialità di filtrare gli utenti indesiderati, aumentando la sicurezza del tuo blog.

In soli 5 giorni, CloudFlare mi ha protetto da 339+ visite di malintenzionati, il 90% delle quali provenienti dall’America (io scrivo praticamente solo in italiano).

Alleggerimento del tuo server

Il CEO di CloudFlare, Matthew Prince, in una risposta su Quora afferma che il servizio offerto diminuisce il 60% della banda utilizzata ed il 65% delle richieste che normalmente sono gestite dal tuo server.

Si traduce in un server meno stressato, quindi più performante, ed in una riduzione di costi se si utilizza un piano hosting con banda a pagamento.

È gratuito

Il servizio di base, è gratuito!

In futuro si può sempre pensare di fare un upgrade del servizio accedendo a funzionalità avanzate, interessante il pre-loading delle risorse.

Quando usare CloudFlare

  • quando hai un blog molto lento
  • quando vuoi un po’ più di sicurezza
  • quando vuoi diffondere i contenuti del tuo blog in tutto il mondo (utile per blog multilingua)
  • quando vuoi avere una CDN ma non puoi permettertela (questo servizio non è una vera e propria CDN, ma ci si avvicina)

Quando non usare CloudFlare

Non sempre usare CloudFlare può portare a dei miglioramenti, perlomeno, parlando in termini di tempo di caricamento.

il tempo di caricamento del blog tiene conto del tempo trascorso per raggiungere il tuo server T1, il tempo di risposta del server stesso T2 e del tempo trascorso per raggiungere te T3 (supponiamo T3 = T1), quindi le variabili in gioco sono 2T1 + T2.

Supponiamo che il lettore si trovi in Italia mentre il server si trova in:

  • America -> T1_Am e T2_Am
  • Italia -> T1_I e T2_I
  • Austria (dove è presente il server di CloudFlare più vicino all’Italia) -> T1_Au e T2_Au

Ovviamente T1_I < T1_Au < T1_Am.

Quindi in termini di velocità, non ha molto senso (almeno nella teoria) utilizzare CloudFlare se il blog risiede su un server italiano  in quanto il tempo di comunicazione totale è minore rispetto a quello americano (se T2_I è simile a T2_Am) ed a quello austriaco (se T2_I è simile a T2_Au).

Se invece vuoi proporre il blog anche nel resto del mondo e/o vuoi avere un carico del server minore e maggiore sicurezza, allora puoi tranquillamente fare un pensierino a CloudFlare.

Come usufruire del servizio di CloudFlare

Vai sul sito di CloudFlare e registrati cliccando sul pulsante Sign Up Now.

Se non conosci l’inglese, in basso a destra c’è la possibilità di cambiare la lingua, tra cui una specie di “italiano”.

Completa la prima pagina con i dati richiesti.

Nella pagina successiva ti verrà richiesto di configurare i records del DNS, ovvero tutti gli indirizzi a cui punta il tuo dominio (e mail, ftp ecc). Solitamente li trova tutti in automatico, ma controllali per sicurezza (dal pannello di gestione del dominio del tuo hosting provider).

A me ha aggiunto in automatico un sottodominio FTP che utilizzo per accedere via FTP al blog (ho dovuto cambiare le impostazioni di FileZilla, da www.robertoiacono.it a ftp.robertoiacono.it).

Procedi. Scegli se e che tipo di CDN vuoi, io consiglio la CDN + full optimizations.

CDN cloudflare

La stessa cosa per la sicurezza, io ho provato solo la Medium e mi ci trovo bene:

sicurezza cloudflare

Infine dovrai cambiare gli indirizzi del DNS come ti suggerisce lo stesso CloudFlare:

cambiare indirizzi DNS

Come vedi riconosce in automatico i tuoi attuali indirizzi (sinistra) e ti dice i nuovi indirizzi da impostare (destra). Per modificare gli indirizzi, devi andare nel pannello di gestione del dominio che trovi presso il provider da cui hai acquistato il dominio stesso (o hosting + dominio), ad esempio Register, BlueHost, VHosting…

Ci metterà circa 24 ore completare la propagazione dei nuovi indirizzi.

Ma quando avverrà, stai certo che noterai la differenza in termini di tempo di caricamento 😉

Suggerimenti veloci

CloudFlare utilizza Rocket Loader per caricare i file JavaScript in maniera asincrona. Questo a volte può essere un problema, per cui è possibile disabilitarlo per l’intero blog o per singole pagine.

Per modificare il blog, devi attivare la modalità Development mode, che svuota la cache così da rendere immediatamente visibili le modifiche.

È possibile utilizzare CloudFlare con W3 Total Cache, per cachare le pagine, i widget, il database e quant’altro, diminuendo ancora il tempo di caricamento… ne parlo qui 🙂

Fai attenzione che puoi avere delle difficoltà ad accedere ai dati dell’Analisi In-page di Google Analytics, anche se penso sia dovuto a W3 Total Cache più che a CloudFlare.

Anteprima dei risultati

Giusto per darti un’anteprima dei risultati, ecco cosa ho ottenuto con CloudFlare senza W3 Total Cache:

Tempo di caricamento cloudlfare

Non male vero? 🙂

Ti consiglio di dare un’occhiata anche al mio case study per vedere maggiori statistiche e dati.

Cosa ne pensi di CloudFlare? Secondo te, quando e perchè non conviene utilizzare questo servizio gratuito?

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con le dita sempre in costante, frenetico movimento sulla tastiera… vengo spesso trascinato e catturato “in rete” per colpa delle mille idee che mi girano per la testa (prima o poi troverò quella giusta)… dal futuro incerto (nonostante una laurea, e chi non lo è?..siamo in tanti!) .. credo fortemente nella condivisione della conoscenza!
40 Commenti
  • Interessante!….ma se a un certo punto ho esigenza di non usarlo più? come faccio?

  • Se non vuoi usarlo più ti basta semplicemente disattivare cloudflare con un click e lo userai come semplice dorsale DNS.

    Una cosa da controllare nel caso CF sono le statistiche di scansione di Google da WMT che dalla mia personale esperienza subiscono un notevole rallentamento.

    • Ciao Andrea,
      sai sono un fifione sui DNS…quindi chiedo prima!
      Non capisco: “sono le statistiche di scansione di Google da WMT che dalla mia personale esperienza subiscono un notevole rallentamento.” cosa sono a che ti rifersici e soprattutto sono necessarie?

    • Roberto Iacono

      Anche io ho notato un rallentamento, il “Tempo trascorso per il download di una pagina”, che rappresenta il tmepo impiegato dal Googlebot per scaricare la pagina, è aumentato circa 500ms, da 900ms a 1400ms (con hosting condiviso).

      Anche attraverso l’analisi di My Pingdom (servizio di pingdom che controlla lo stato del sito) ho rilevato un peggioramento della risposta del server. Da quando ho utilizzato CloudFlare + W3 Total Cache, la risposta del server si è abbassata a 700ms (dati di My Pingdom). Ora attendo di vedere i dati di GWT.

      Nel complesso però, il tempo di caricamento è calato notevolmente!

  • Se parliamo di Google ovviamente sono importanti.
    WMT Webmaster Tools di Google. All’interno trovi le statistiche di scansione di Google relativamente al tuo sito. Attivando CF ho notato un aumento notevole di questi tempi.

  • Scusate, non sono un tecnico….quindi non sono tutti benefici….alla fine dei conti conviene oppure no? (non considerando W3TC, che non posso attivare perchè l’ultima release mi spagina il sito)

    • Roberto Iacono

      Non sono tutti benefici? Dipende da che server hai.
      Se hai un server condiviso non in Italia (e il tuo target è l’Italia) allora può aver senso utilizzare CloudFlare. Secondo me, almeno in questo caso, conviene. Lunedì pubblicherò i dati che ho ricavato, e il tempo di download della pagina, se usato con W3TC, si abbassa.

      Probabilmente ti spagina tutto perchè fai una minificazione del CSS, ma non attivando questa opzione andrà tutto ok, puoi provare.

  • HELP ROBERTO!

    Avendo due siti .it e .it/eng come faccio?

    • Roberto Iacono

      Devi fornire solo il dominio di secondo livello, quindi nome-dominio.it. Questo, anche nel caso di sito installato installato nel dominio di terzo livello o in una sottocartella (come nel tuo caso). Non dovrai fare altro.
      Quindi basta semplicemente seguire la guida, girare i DNS come indicato da CloudFlare, e sarà sempre tutto come prima.

  • Peró sta cosa di Google non mi piace neanche un po’ . Lato SEO è importantissima. Non si riesce a risolvere ?

    • Roberto Iacono

      Ciao Cristiano,
      per il momento è ancora più elevato rispetto a quando non utilizzavo CF. Ho contattato l’assistenza di CF e hanno detto che devono controllare anche loro… Penso che sia dovuto semplicemente ai loro server, tutto qui.
      Per il momento quindi, non credo sia risolvibile.

      • Ma a sto punto vale la pena usarlo o avere una semplice cache x velocizzare il sito ?

        Tienimi aggiornato.

        Cristiano

        • Roberto Iacono

          Dipende sempre da quali sono le tue esigenze, da qual è il tuo target, da quali prestazioni hai ora e da quali prestazioni vuoi raggiungere.

          Prova ad implementare una buona cache al momento. Se vuoi qualcosa in più, sai che con CF molto probabilmente l’avrai 🙂 Ma tieni in considerazione che il tempo di risposta è leggermente maggiore, ed è uno dei 200+ parametri di posizionamento, assieme al tempo di caricamento globale della pagina.

          Io mi ci sto trovando molto bene…

      • Ma tu ora che configurazione hosting server usi. Il sito mi sembra molto veloce e volevo farelo anch’io. Se puoi essere preciso: hosting wp e plugin e configurazioni varie.

        Grazie

        Cristiano

        • Roberto Iacono

          Ciao Cristiano,
          al momento sono felicemente su BlueHost. Uso i DNS di CloudFlare e poi W3 Total Cache impostato in questo modo. Attenzione alla minificazione del CSS che mi ha dato qualche problema, così l’ho disattivata.
          Per gli altri plugin, beh, non è molto importante.

          Un saluto 🙂

          • Hosting base? Cos’ é midificatore css?

            Problemi con Yoast?

          • Roberto Iacono

            Esatto, hosting base. Il minificatore CSS permette di eliminare tutti gli spazi vuoti del codice css, così da ridurre il peso del codice css. C’è sia in W3TC che in CF.

            Io non ho riscontrato nessun problema con Yoast.

  • @andrea c’è modo di non perdere ranking con Google ?

  • il mio hosting mi propone un certo railgun ne sapete qualcosa?

    • Roberto Iacono

      Ciao Fabrixx,
      leggo che “Railgun accelerates the connection between each CloudFlare data center and our hosting servers so that requests that cannot be served from the CloudFlare cache are nevertheless served very fast.”

      Quindi quando CloudFlare non può fornire i dati dalla cache, con Railgun vengono lo stesso forniti velocemente…

      • l’ho attivato graziee

  • per la precisione questo è il link:
    http://blog.ifastnet.com/?p=1

  • Roberto, scusami il disturbo, ma quando si tratta di modificare i parametri ho sempre paura. Volevo chiederti, io ho Netsons, come faccio a cambiare il nome dei server DNS? Grazie in anticipo.

    • Roberto Iacono

      Ti capisco 🙂 Mi hai detto che hai risolto chiamando netsons 🙂
      Un saluto

  • Stasera ho abilitato questo servizio, la mia homepage funziona benissimo ma i singoli articoli e le pagine mi dice che non trova la pagina. È normale perché ci vuole tempo o ho sbagliato qualcosa? Uso anche w3tc e l’ho impostato come spiegavo nel tuo post!

    • Roberto Iacono

      Disattiva W3TC, aggiorna il permalink, e vedi che succede…

  • Io ho messo pure il plugin cloudflare per wordpress, anche se non ho capito se sia indispensabile averlo

    • Roberto Iacono

      Non è essenziale, permette di modificare le impostazioni di CloudFlare direttamente da WordPress.

  • scusa, ma nel caso di altervista ne vale la pena attivarlo? i server sono in Italia?
    perché se ho capito bene il discorso dei tempi di caricamento, in quel caso non ne vale la pena giusto?
    (oppure non ho capito nulla 😛 )

    • Roberto Iacono

      Infatti, se i server sono in Italia e sono comunque veloci, avresti un miglioramento in termini di sicurezza, mentre probabilmente peggiorerai in termini di velocità… a te la scelta.

      • ok grazie 😉

  • Io mi sto trovando bene, ho i server negli USA (mi ero trovato bene con un servizio di hosting free senza banner, cosi alla fine ho fatto il premium li) e la velocita mi sembra aumentata, poi da wassup individuo certi ip (dati come malevoli) che vedo postano o tentano di postare a raffica sulla stessa pagina e li escludo da cludflare.

    Non so anche se la cosa mi sembra un po poco trasparente (alla fine affidi il tuo sito a sto servizio mha che se avesse un crollo o un qualche problema mha…poi cè il discorso dell’indicizzazione di google di cui ho letto svariati pareri) mi sto trovando bene, ho pure il railgun come ho gia scritto che mi viene offerto gratis.

    • Roberto Iacono

      Grazie Fabrixx per la condivisione 🙂

  • Interessante, ho un sito lento e ho la tentazione di utilizzarlo, però per quanto riguarda la gestione SEO mi lascia perplesso. Ottima guida comunque. Bless

  • Scusate, ma in che modo il mio server viene protetto? Il passaggio attraverso CloudFlare avviene solo se si passa per la risoluzione DNS. Cioè se un attaccante fa una spazzolata e rileva un po’ di IP pubblici, tra cui quello del mio server, non vedo come Cloudfare possa proteggermi da un tentativo di hacking su quell’IP.
    Oppure mi son perso qualche dettaglio che ignoro?

    • Roberto Iacono

      Se riesce a risalire al tuo indirizzo IP allora peso che possa accedere direttamente, ma normalmente ciò non avviene, si passa tramite CloudFlare…

  • Ultimamente sto riscontrndo l’errore 5xx.. Bad Gateway di Cludflare, in genere si risolve dopo pohi minuto ma ora inizia a darmi fastidio.

  • Oggi ancora l’errore bad gateway, mi sta tentando l’idea di disabilitarlo, ultimamente poi il sito mi pare lento a caricarsi, in teoria se lo disattivo le cose dovrebbero tornere normali senza rischi?

    • Roberto Iacono

      Esatto, tornerebbe tutto come prima. Fammi sapere (magari con uno bello screen delle velocità) 🙂