Lista delle cose da fare prima di pubblicare un articolo sul Blog
Idea illuminante, ti piazzi al computer, scrivi, scrivi e ancora scrivi fino all’esaurimento… sfinito, dai una lettura con gli occhi socchiusi e premi il (pericoloso) pulsante Pubblica pensando di aver fatto tutto il possibile per dare visibilità all’articolo stesso?
Non è così.
Ci sono molte cose che dovresti fare prima di pubblicare un articolo, non essere pigro, dai al tuo articolo ciò che si merita!
Ti ho preparato un PDF con la lista vera e propria da stampare e tenerla sempre al tuo fianco, scaricala ora con un tweet:
Rendi l’articolo scansionabile
– People don’t read online, they scan. – Le persone non leggono online, “scansionano”. È proprio vero. A chi non capita di scorrere la pagina, vedere la lunghezza dell’articolo e esclamare: oddio! Mai successo? Allora prova a scorrere questo articolo e ne riparliamo 😉
Io quando mi trovo di fronte ad un post, anche a quelli brevi, non leggo quasi mai tutto il testo. Devo ottimizzare i tempi 🙂 Perciò cosa faccio?
Scansiono l’articolo.
Come?
Scorro la pagina soffermandomi sui titoli dei paragrafi, sulle parole evidenziate in grassetto e sugli elenchi. Quando trovo qualcosa che mi interessa veramente, mi fermo e leggo.
Quindi?
Quindi devi rendere il tuo articolo scansionabile velocemente.
Intestazioni a scalare H2, H3, H4, H5, H6
Dai all’articolo una struttura ben precisa, dividi quel flusso continuo che hai creato in sezioni e sottosezioni.
È buona norma creare delle intestazioni a scalare per ogni sezione o sottosezione, ovvero dei titoli marcati con i giusti tag HTML (H1, H2, H3, H4, H5 e H6). Il tag <H1> è il più importante, il tag <H6> è la ruota del carro. Da qui, la struttura di un buon articolo dovrebbe essere questa:
H1 – Titolo dell’articolo
H2 – Sezione 1
H3 – Sottosezione 1
H3 – Sottosezione 2
H2 – Sezione 2
H2 – Sezione 3
È importante evidenziare che ci deve essere un solo tag H1 all’interno dell’articolo, mentre ci possono essere più tag H2, H3 … Di solito, il tag H1 è aggiunto automaticamente al titolo dell’articolo dal tema di WordPress, quindi non devi aggiungere nessun tag H1.
Inserire gli altri tag è molto semplice, clicca sul testo che vuoi che diventi il titolo della sezione e poi seleziona il tipo di Titolo dal menù a tendina dell’editor visuale di WordPress:
Grassetto
Quando vuoi enfatizzare qualche parola o qualche frase, darle un peso maggiore e renderla immediatamente visibile al lettore, usa il grassetto utilizzando il tag <strong>. È utile sia all’utente che ai motori di ricerca!
Come?
Selezionando il testo da enfatizzare e premendo il pulsante con la lettera B nell’editor di WordPress. Ma ricordati che troppe parole vicine evidenziate non vanno bene, confondono il visitatore oltre che essere un pugno nell’occhio.
Quindi?
Modera l’utilizzo del grassetto, tienilo per le parole che vuoi realmente mettere in evidenza e per qualche parola chiave per cui vuoi posizionare l’articolo.
Elenchi
Chiamate anche bullet list, sono utilizzate per migliorare la leggibilità dell’articolo. Utilizza le liste puntate o numerate per:
- riassumere un pensiero – comodo per spezzettare un pensiero in più parti.
- descrivere delle caratteristiche – hai presente le caratteristiche dei computer? immagina di doverle scrivere una in coda all’altra… non si capirebbe un granchè.
- presentare brevemente degli argomenti – hai un argomento lungo e complesso da gestire? Prova con una bella lista puntata.
- …
In questo modo il lettore ha una visione ordinata e separata del testo.
Un consiglio? Crea una specie di titolo per ogni elemento della lista ed evidenzialo con il grassetto, proprio come ho fatto io. Così farai risparmiare al lettore altro tempo prezioso.
Titolo e descrizione: SEO è meglio
Questo è un punto fondamentale su cui lavorare prima di pubblicare l’articolo.
Il titolo e la descrizione di un articolo sono gli elementi che spingono gli utenti a cliccare sul tuo articolo nella pagina dei risultati di ricerca di Google, la famosa SERP. Ad esempio ecco come viene visualizzato in SERP il mio articolo sui migliori hosting WordPress per iniziare, digitando su Google la parola Hosting per WordPress:
In blu viene mostrato il titolo, in nero la descrizione. Come vedi, le parole chiave che ho cercato vengono mostrate in grassetto, così da attirare maggiormente la mia attenzione. Ma non è solo questo.
Le parole chiave nel titolo e nella descrizione, permettono di posizionare meglio l’articolo per quella specifica parola chiave! Miglior posizionamento -> aumento del traffico -> maggior monetizzazione (o quello che vuoi fare con il blog).
Come dev’essere il title?
Descrittivo, accattivante e allo stesso tempo semplice. È il primo (e se fatto male, anche l’ultimo) contatto che hai con il lettore.
La parte più vicina all’inizio del titolo è quella che ha più valore agli occhi dei motori di ricerca. Inserire la parola chiave all’inizio, è meglio rispetto ad inserirla alla fine. Evita di mettere gli articoli come “il” “la” all’inizio del titolo. Ad esempio un titolo come “Il 2012 ed i suoi film più belli” va modificato in “Film più belli del 2012“.
Io preferisco creare dei titoli SEO-friendly piuttosto che user-friendly, ovvero, preferisco creare dei titoli ottimizzati per i motori di ricerca (quindi con le parole chiave) piuttosto che titoli belli, accattivanti ma non descrittivi (senza parole chiave)… almeno fin quando non viene raggiunto un buon livello di notorietà. Ma non dimenticarti della leggibilità, va bene SEO-friendly, ma chi lo deve leggere è un umano!
Infine non dovrebbe superare i 70 caratteri e le 12 parole, altrimenti i caratteri in più non verranno mostrati in SERP.
Come dev’essere la descrizione?
Anche in questo caso la parte più vicina all’inizio del titolo è quella che ha più valore agli occhi dei motori di ricerca, quindi la parola chiave va messa il più vicino possibile all’inizio.
A differenza del titolo, qui puoi essere un po’ più fantasioso e più umano :). In 160 caratteri devi far incuriosire il lettore e fargli capire che questo è l’articolo di cui ha bisogno.
Quindi lo riempio di parole chiave?
No. Devi essere il più naturale possibile, altrimenti vai incontro a penalizzazioni e/o il tuo articolo non comparirà mai per quella parola chiave (o peggio, per nessun risultato). Per me, inserire la parola chiave una sola volta sia nel titolo che nella descrizione è più che sufficiente.
Come aggiungere titolo e descrizione personalizzati
Di default, WordPress usa il titolo dell’articolo come Titolo e crea una Descrizione prendendo il testo dall’articolo. Male, non puoi gestire niente così!
Ti consiglio di installare WordPress SEO di Yoast, che aggiunge un box sotto l’editor di WordPress dove puoi personalizzare il titolo e descrizione 🙂 In più, il plugin offre molte funzionalità extra davvero interessanti.
Modifica l’URL
Anche l’URL (indirizzo dell’articolo) è importante ai fini del posizionamento, non ti dimenticare di lui, è uno degli “errori” più frequenti che viene commesso.
Di default WordPress crea in automatico l’URL partendo dal titolo (se hai personalizzato il permalink), eliminando i caratteri speciali e sostituendo gli spazi con il trattino. Purtroppo non tiene conto di una cosa: la SEO!
Anche in questo caso, le parole più vicine all’inizio dell’URL hanno un peso maggiore, quindi inseriscile all’inizio. Ad esempio le parole più importanti per questo articolo sono: prima, pubblicare, articolo. Quindi potrei creare un URL così:
robertoiacono.it/prima–pubblicare–articolo-blog-cosa-fare/
Come vedi, ho messo le parole più importanti all’inizio e quelle meno importanti, dopo.
Come modificare l’URL?
Basta premere il pulsante modifica che si trova sotto il titolo dell’articolo o della pagina ed inserire l’URL come personalizzato.
Hai linkato almeno un tuo articolo?
Hai scritto un ottimo articolo ma non hai messo nessun link ad almeno un tuo post vecchio o ad una pagina? Male, molto male.
Non tutti i tipi di articoli lo permettono, ma nella maggior parte dei casi l’argomento trattato nel post ti consente di inserire un riferimento ad un altro tuo articolo, e allora perchè non farlo?
Vantaggi dell’interlink
- minor frequenza di rimbalzo -> più pagine viste per visita -> più tempo sul sito per visita -> miglior considerazione da parte dei motori di ricerca
- più impressioni dei banner -> più clic (teoricamente) -> maggiori guadagni
- linkare i tuoi prodotti -> maggior numero di vendite
- dai visibilità ai tuoi vecchi contenuti
- possibilità di scegliere le anchor text (variale il più possibile!)
- miglior user-experience
- i motori di ricerca vedendo più link interni ad una data pagina, valuteranno quest’ultima con maggiore importanza
Ma ricorda, non eccedere con il numero di interlink (e link in generale), altrimenti confonderai il visitatore. Meglio pochi ma buoni!
Mia considerazione sull’Anchor Text
L’anchor text è il testo che contiene il link ad un’altra pagina. Ad esempio, il codice:
<a href=”https://www.robertoiacono.it/blogging-box/”>Anchor Text</a>
fornisce questo risultato: Anchor Text.
Puoi sfruttare l’anchor text per inserire le parole chiave più importanti per quel link, avendo così un lievissimo vantaggio in termini SEO. Nell’esempio, potrei utilizzare “Blogging Box” oppure “Risorse per WordPress”… ma ho notato una cosa molto importante: se usi sempre la stessa keyword, finirai per peggiorarne il posizionamento! Io sono passato dalla 4 posizione alla 50+ utilizzando una chiave di due parole per lo stesso link, in circa 6 anchor text 😯 Poi, risistemando le anchor, è ritornato tutto come prima.
Per cui cerca di variare il più possibile l’anchor text utilizzato per lo stesso link, ad esempio “Risorse per WordPress”, “Molte risorse per WordPress”, “Concentrato di risorse per WordPress” …
Ah, quasi dimenticavo, non sei obbligato ad inserire un link interno! Deve esserci l’occasione naturale o la devi creare te, ma non devi mai forzare un link! Se non è attinente, se non è utile, è meglio non inserire niente!
Aggiungi anche link a risorse esterne
Non hai inserito neanche un link ad una risorsa esterna al tuo blog? Come è possibile! 😯
Ah, ho capito, hai le braccine corte! Guarda che non li paghi mica i link 😉
Pensi che inserire link a risorse esterne ti faccia perdere l’utente, ma non è sempre così. Se fornisci link di approfondimento, link utili ed interessanti, il lettore apprezzerà il tuo lavoro e tornerà sul tuo blog, se non oggi, domani o dopodomani! La qualità e l’onestà, pagano sempre.
Non aver paura di passare il PageRank, come dice Google:
If you’re linking to content you believe your users will enjoy, then please don’t worry about the site’s perceived PageRank. As a webmaster [you should be worried about] losing credibility by linking to spammy sites. Otherwise, consider outbound links as a common sense way to provide more value to your users, not a complicated formula.
Quindi, se linki un contenuto che credi possa piacere ai tuoi lettori, non preoccuparti del PageRank. Consideralo come un modo per fornire più valore ai tuoi utenti.
E ricordati che un blog che non linka nessun altro, non è un blog naturale (twittalo ai tuoi follower). E se non sei naturale, verrai punito, prima o poi.
Consigli per inserire dei link esterni
- apri il link in una nuova finestra, usa il target=”_blank”. In questo modo non perderai l’utente e la frequenza di rimbalzo non aumenterà.
- linka solo risorse realmente utili, magari spiegazioni e/o approfondimenti
- linka risorse di ottima qualità, non risorse spam
- non utilizzare il tag nofollow solo per non passare PageRank, non è quello il suo scopo!
- utilizza il tag nofollow se linki una risorsa utile ma tramite affiliazione (o una vendita di link in generale)
- non esagerare con il numero di link, confondono i lettori e non sono ben visti dai motori di ricerca!
Devi essere il più naturale possibile, altrimenti i motori di ricerca e i lettori se ne accorgeranno… poi sì che son… dolori 😉
Per un buon approfondimento, leggi questo interessante articolo di Davide Pozzi.
Hai controllato i link?
Dai una breve controllatina ai link:
- sono tutti funzionanti?
- portano tutti alla risorsa desiderata?
- i link esterni sono aperti in una nuova finestra/scheda?
- i link interni sono aperti nella stessa pagina? (solitamente è meglio evitare di aprire questo tipo di link in nuove finestre, altrimenti il lettore impazzirà e comincerà ad odiarti)
- i link “a pagamento”, hanno il nofollow?
Controlla le keywords
Per che parola chiave vuoi posizionare il tuo articolo?
Bene, allora controlla se hai ottimizzato l’articolo! Per avere un’idea di come deve presentarsi un articolo ottimizzato, guarda questa immagine:
Non c’è una regola precisa per arricchire il tuo testo con la parola chiave, ma in generale ti suggerisco di:
- variare la parola chiave utilizzata, alternandola con sinonimi e parole collegate all’argomento
- inseriscila ogni 4+ righe, in questo modo sarai abbastanza naturale
- non forzare l’inserimento della parola chiave
- evitare di utilizzare tecniche di Keyword Stuffing
- non essere ossessionato dalla Keyword Density, la percentuale di volte che si presenta la parola chiave all’interno della pagina, rispetto a tutto il contenuto della pagina stessa. Ecco il perchè:
Un consiglio? Be natural!
Leggi l’ottimo articolo di Riccardo Esposito su come scegliere e usare le keyword.
Aggiungi immagini e video
Un’immagine vale più di mille parole e un video vale più di mille immagini.
A nessuno piace trovare post lunghi pieni di testo, mi vien male solo al pensiero! Quando possibile, integra il tuo articolo con immagini e/o video per far capire meglio un concetto, per approfondire un argomento, per vedere in pratica ciò che accade… il tuo lettore ti ringrazierà!
Oltre ad approfondire, puoi inserire un’immagine per:
- spezzare il ritmo e far prendere “fiato” al lettore
- rendere la lettura più leggera
- dividere un articolo lungo in blocchi
- attirare l’attenzione del lettore su determinate sezioni
- descrivere in breve il contenuto della sezione stessa
Controllatina a Categorie e Tag?
Hai aggiunto ed usato correttamente i tag e le categorie?
Le Categorie sono dei macrodescrittori dell’argomento del post, ad esempio “guadagnare“, mentre i Tag sono le parole chiave che descrivono il contenuto del post stesso, ad esempio “soldi facili, tradedoubler, metodi“.
In linea generale, meglio avere poche categorie e più tag, ma è sconsigliato creare tag/categoria per un solo articolo.
Prima di pubblicare un articolo, controlla di averlo associato alla categoria corretta. Non ci sono limiti, ma consiglio di utilizzare massimo due categorie per post (altrimenti è da rivedere la divisione delle categorie). Sicuramente, evita di lasciare l’articolo nella categoria “Senza Categoria“!
Per quanto riguarda i tag, aggiungili con cura, perchè questi possono essere utilizzati anche da plugin esterni con FeedBurner per twittare automaticamente l’articolo, oppure come YARPP per mostrare gli articoli correlati con l’immagine di anteprima.
Domanda finale?
Hai concluso l’articolo con un semplice “Buon lavoro!”? Beh, potresti fare di meglio.
I commenti e l’interazione con i tuoi lettori sono molto importanti per un blog perchè:
- possono ampliare il discorso avviato dal post
- possono contribuire con contenuti personali
- creano un rapporto tra te ed il lettore
- propongono precisazioni e/o correzioni
- mantengono vivo e fresco il blog
E allora, perchè non incentivarli?
La maniera più semplice è: domandare. Più precisamente, domandare alla fine dell’articolo, è il primo passo per ottenere l’interazione desiderata! (per i passi successivi, c’è Francesco Gavello 🙂 )
È come raccontare una storia e poi chiedere: “Beh, cosa ne pensi?”
Ovviamente, viva la fantasia! Non chiedere di commentare attraverso la solita frase standard, cambiala sempre ed adattala al contenuto.
Che frasi efficaci conosci?
Crea un po’ di aspettativa sui social
L’aspettativa, la curiosità, l’attesa sono ciò che potrebbe far volare il tuo articolo una volta pubblicato. Il metodo migliore? Sfrutta i social media!
- pubblica qualche link inerente all’argomento del post
- fai delle domande ai tuoi lettori su questi argomenti
- pre-annuncia che il tal giorno alla tal ora pubblicherai un articolo molto interessante… senza svelare nulla al riguardo
- lascia dei segnali, delle briciole, ma non dire mai tutto fino in fondo
- pubblica più aggiornamenti in fasce orarie diverse, con tutto il traffico che c’è in rete, non sempre sei visibile al 100%
Vedrai che il giorno della pubblicazione riceverai un sacco di lettori, tutti con molte aspettative, per cui non deluderli!
Leggi l’articolo
Prima di pubblicare un articolo, il punto fondamentale (e anche il più noioso) è sicuramente quello della rilettura dell’articolo stesso. Ma non nella mente, leggi ad alta voce!
Fila tutto liscio? Oppure ci sono frasi ingarbugliate?
Rendi tutto il più semplice possibile, parla – o meglio – scrivi come mangi. Sostituisci i paroloni che ti fanno sentire il premio nobel per la letteratura con parole d’uso comune. Parla con i tuoi lettori, non con dei super mega esperti!
Cosa te ne pare del tuo articolo? Se non sei convinto te, figurati i tuoi lettori!
5-10 minuti investiti nella rilettura, possono fare la differenza, pensaci bene!
Controllo grammaticale
Fai un bel controllo dell’ortografia, trovare un testo pieno di errori, fa diminuire la nostra autorevolezza agli occhi del lettore oltre che fargli perdere la concentrazione.
Bastano 5 minuti di lavoro per non vanificare tutte le ore che hai impiegato per realizzare il post.
Come fare il controllo?
Io mi trovo bene a copiare l’articolo ed incollarlo su Microsoft Word (oppure Writer di OpenOffice che trovi nella mia lista di risorse). Dopodichè faccio un controllo grammaticale e correggo tutti gli errori direttamente nell’articolo su WordPress.
In alternativa, puoi anche usare il controllo grammaticale fornito di default nell’editor di WordPress.
Rileggi l’articolo
Fai riposare l’articolo, lascialo lì per qualche ora (meglio se un’intera nottata) e poi vai a caccia di nuovi errori che “sono nati” durante la pausa ma soprattutto… controlla nuovamente che l’articolo sia scorrevole, anzi, piacevolmente scorrevole.
Non immagini quante cose deciderai di cambiare, nuovamente 😐
Carica una bella immagine descrittiva
Al termine di tutto, investi altro tempo per cercare l’Immagine che rappresenti l’essenza dell’articolo, con la I maiuscola. Questa è ciò che catturerà l’attenzione dell’utente sui social come Facebook e Google+, quindi può essere un elemento importante per il futuro dell’articolo.
Non sottovalutare questo punto.
Dove trovare le immagini?
Il web è pieno di immagini, ma non tutte possono essere utilizzate. Solitamente siti specializzati come Fotolia e 123rf offrono un’ottima soluzione (anche se a pagamento). In alternativa, puoi controllare su Flickr oppure su Stock.xchng.
Attenzione al copyright.
Infine…
Sicuramente le cose da fare prima di pubblicare un articolo sono davvero molte, e a volte non si ha né tempo né voglia di farle. È proprio qui che devi fare la differenza, trova questo tempo e trova la voglia di seguire tutti questi punti, vedrai che col tempo i risultati arriveranno!
Ma non dimenticarti che anche dopo aver pubblicato l’articolo, ci sono molte cose da fare 🙂
Quale tra questi punti ritieni che sia più importante? Che altro punto aggiungeresti alla lista? Lascia un commento qui sotto.
06/03/2013 alle 19:23
grazie Roberto per questo ennesimo ottimo articolo.
Colgo l’occasione anche per farti i complimenti sugli articoli relativi alla configurazione del plugin seo by yoast, uno dei pochi articoli,cosi dettagliati, in italiano
Da poco mi stò interessando al mondo del Blogging e, in particolare a wordpress,il tuo blog
rimane uno dei miei preferiti.
07/03/2013 alle 17:54
Ti ringrazio Fabio, mi fa molto piacere sentire queste parole 🙂
08/03/2013 alle 08:47
Complimenti per l’articolo,ho creato il mio primo blog da poco e senza le tue guide avrei fatto un macello.. Ma come fai a mettere le stelline azzurre come elenco puntato?
08/03/2013 alle 18:21
Devi modificare il codice CSS del file style.css del tuo tema, ed inserire l’immagine come background per gli ul li. È un po’ difficle da spiegare 🙂
08/03/2013 alle 23:09
Grazie non ne vale la pena allora…se in futuro avrò tempo cercherò qualche guida in merito
18/03/2013 alle 11:08
Ciao Roberto, ti ringrazio moltissimo per questo articolo, piuttosto esauriente. La trovo molto completa e mi piacerebbe scaricarmela da rileggere, solo che non capisco perchè non mi funziona il pay per tweet… in un’altra pagina del sito mi funziona, in questa no. Ciao e grazie!
19/03/2013 alle 17:04
Ciao Davide,
che problema ti dà?
19/03/2013 alle 18:24
Mi continua a caricare qualcosa in background non completando mai l’operazione, indicando al nome della scheda “Connessione” ma rimane sempre lì (l’ho tenuto per 10 minuti). L’ho provato su Firefox e Chrome nada…
21/03/2013 alle 19:16
Inviato per mail 🙂
21/03/2013 alle 22:36
Grazie, gentilissimo!
10/04/2013 alle 15:32
La maggior parte di queste cose le porto al termine grazie al plugin seo yaost che hai mostrato in un altro articolo. Comunque dopo sei giorni ancora nessun articolo indicizzato. Speriamo che ciò accada presto.
12/04/2013 alle 14:25
Finalmente un buon articolo stilato per punti in modo preciso e dettagliato! Mi hai dato l’occasione per fare un bel ripasso. Complimenti e grazie 😉
12/04/2013 alle 14:44
Grazie a te 😉
12/04/2013 alle 14:28
Vorrei chiederti anche se sai come mai il plugin All in One SEO mi si è, negli ultimi giorni, autodisattivato più volte. La cosa non mi piace per niente e vorrei, in caso, cambiare plugin. Magari WordPress SEO by Yoast, come consigli tu. Quali sono gli svantaggi del passaggio? E, in caso, è possibile esportare i miei dati SEO dal vecchio plugin a quello nuovo?
Grazie
12/04/2013 alle 14:46
Ciao Alessandro,
è possibile esportare i dati tranquillamente.
Io mi sono trovato molto meglio con WordPress SEO, integra anche alcune funzioni social importanti (come il codice Open Graph) più la sitemap e gestione del .htaccess…
Fai una prova in locale per capirne le potenzialità 🙂
19/04/2013 alle 17:02
Ciao Roberto, vorrei scaricare l’articolo in PDF ma anche a me non funziona il tweet.
20/04/2013 alle 17:33
Inviato via mail 🙂
13/05/2013 alle 13:17
Wow, Robe hai scritto un articolo bellissimo! Credo che ognuno di noi si debba sforzare di scrivere con l’ottica di abbassare il più possibile la frequenza di rimbalso. Più ci riusciamo e più Google ci premierà 😉
15/05/2013 alle 07:56
Thanks 🙂
01/06/2013 alle 13:14
Ciao Iacono, ho una domanda da farti.
Ho un dubbio su come creare i permalink.
Es:
sale feste roma (4400 ricerche mensili)
sale per feste roma (3600 ricerche mensili)
Secondo te il permalink della pagina deve essere:
…sale-feste-roma
…sale-per-feste-roma
Ti faccio questa domanda perchè il permalink è importante per il posizionamento e in una tua guida ho letto che devono essere inserite delle parole chiavi, ma ho notato sui motori di ricerca, che inserendo o levando il “per” i risultati sono diversi. Sò che non dipende solo da quello ma vorrei sapere quale sia secondo te la soluzione migliore.
Grazie mille.
04/06/2013 alle 15:30
Ciao Ugo,
io userei il primo permalink.